VITERBO - Sono iniziate alle prime luci del mattino, intorno alle 8:30, le delicate operazioni di disinnesco di un ordigno risalente alla Seconda guerra mondiale, rinvenuto all’interno dell’aeroporto militare “Tommaso Fabbri” di Viterbo. Si tratta di una bomba americana modello M31 da 300 libbre (circa 136 chili), contenente circa 60 chili di esplosivo attivo.
L’intervento, coordinato dal 6° Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito, si svolge direttamente sul luogo del ritrovamento, dove la bomba verrà despolettata prima di essere trasportata al poligono militare di Monte Romano per il brillamento finale.
Massiccio il dispositivo di sicurezza messo in campo: pattuglie di carabinieri, polizia, militari, polizia locale e operatori della protezione civile presidiano l’area circostante, garantendo l'incolumità pubblica durante tutte le fasi dell’operazione. Presenti anche personale sanitario, Croce Rossa, Ares 118, Asl e vigili del fuoco, secondo un piano di intervento definito nei giorni scorsi in Prefettura.
L’ordigno era stato scoperto durante alcuni lavori nella zona aeroportuale e l’area era stata prontamente messa in sicurezza dai militari. A differenza di quanto accadde nel 2018 in un caso simile, non è stato necessario evacuare i civili: il raggio di sicurezza, contenuto in 350 metri, ricade interamente all’interno del perimetro militare, ad eccezione di una limitata porzione di terreno privato, costantemente monitorata.
La conclusione dell’operazione è prevista entro quattro ore. Solo allora, la bomba verrà trasferita per essere fatta brillare in sicurezza.